Nome della Pianta
Rosa canina L.

Nome Comune della Pianta
Rosa selvatica

Famiglia
Rosaceae

Informazioni generali
Secondo Plinio il vecchio un soldato romano sarebbe guarito dalla rabbia grazie ad un decotto di radici di questa specie di Rosa , da qui il termine specifico che deriva dal latino caninus. È indubbiamente una pianta “generosa” per i suoi utilizzi in ambito farmaceutico, alimentare e cosmetico. I cinorrodi (falsi frutti) contengono elevate quantità di vitamina C che agisce da immunostimolante, tannini con proprietà antidiarroiche, beta-carotene e bioflanoidi con azione antiossidante. Tisane e infusi vengono preparati con foglie e fiori mentre dai frutti si ottengono marmellate dal gradevole sapore. La Rosa canina ritenuta la progenitrice delle rose coltivate, è diffusa in tutte le zone temperate d’Europa, Asia e Africa settentrionale; in America, Australia e Nuova Zelanda risulta d’importazione. In Italia può trovarsi ai margini dei boschi, dei sentieri, tra le siepi in aree pianeggianti e collinari fino 1500 metri.

Descrizione del portamento
È un arbusto, alto fino a 2 metri, con fusto legnoso alla base e rami (verdi) eretti nella parte inferiore e ricadenti in quella superiore. I rami non presentano peluria ma numerose spine dure di colore rossastro che si dipartono da una base allungata e poi si incurvano verso il basso ad uncino.

Descrizione foglia
Le foglie, composte e disposte in modo alternato, presentano una lamina con 5-7 foglioline, lunghe 5-7 cm, dalla forma ellittica o ovata. La pagina superiore è di colore verde scuro o verde-azzurrognolo mentre la pagina inferiore è più chiara solitamente ricca di ghiandole. Il margine si presenta dentellato.

Descrizione fiore
I fiori, ermafroditi, si presentano tra maggio e giugno e sono posizionati, solitari o in gruppetti, all’estremità dei rami . I petali. lunghi 1,5-2,5 cm, sono cinque bianchi o rosa. I sepali ripiegati verso il basso cadono dopo la schiusura del boccio fiorale.

Descrizione frutto
I frutti sono acheni tomentosi contenuti in un ovoidale ricettacolo carnoso (cinorrodio) che costituisce il falso frutto il cui colore assume tonalità che vanno dal rosso-arancio al rosso-corallo.

Ordine sul percorso Orto botanico
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Ordine sul percorso Boschina
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