IL FUMO DELLA SIGARETTA

Strumenti: compressore, tubi flessibili in gomma, n. 2 beute, n. 2 tappi forati, n. 2 tappi senza fori, H2O, fiammiferi, n. 1 pacchetto di sigarette (20 pezzi), alimentatore 24V, becco bunsen, pinze (per becker).

Scopo dell’esperimento: rilevare il contenuto di catrame contenuto in un pacchetto di sigarette.

Montaggio degli strumenti

Per eseguire l’esperienza è necessario montare gli strumenti.

La strumentazione usata per la sperimentazione. Da sinistra: beute, compressore e sigaretta.

Anzitutto è stato disposto sotto la cappa aspirante un compressore al quale sono stati collegati due tubi flessibili in gomma. Il tubo rosso funge da alloggiamento per la sigaretta in fase di combustione. Tramite esso il compressore aspira il fumo e lo incanala nel tubo bianco (vedi foto 1).

Da qui il fumo passa in una serie di due beute, contenenti acqua collegate in modo da evitare un’eccessiva disperisione dei gas di combustione.

La funzione delle beute è quella di raccogliere il fumo della sigaretta per poi rendere possibile il suo discioglimento nell’acqua.

Fondamentale per l’esperienza è il compressore. Nel nostro caso è stato utilizzato un modello alimentato da corrente a 24V.

Esecuzione dell’esperienza

Dopo aver posizionato gli strumenti necessari sotto la cappa aspirante, è stata posizionata nell’imboccatura del tubo rosso una prima sigaretta che é stata accesa

E’ importante che si accenda il compressore proprio mentre si avvicina il fiammifero al tabacco altrimenti questo non si accenderà a dovere e le parti  non combuste andranno ad inficiare l’esperimento.

Durante la combustione delle sigarette, una certa dose del gas di fumo è andata a disperdersi nell’aria, ma questo accade anche quando é una persona vera che fuma; inoltre per i fini qualitativi di questa esperienza la cosa non ha determinato un errore eccessivo.

Dopo alcuni secondi la sigaretta era completamente bruciata.

Con la dovuta cautela (le braci scottano!) è stato rimosso il mozzicone che è stato rimpiazzato da una nuova sigaretta.

L’operazione è stata ripetuta venti volte sino all’esaurimento di un intero pacchetto.

Le due beute sono state sigillate in modo che la miscela contenuta, che si presentava in due fasi, una liquida (H2O) e una  gassosa (fumo di sigaretta), è stata fatta riposare per alcuni giorni così da ottenere una soluzione esclusivamente liquida.

Il contenuto delle due beute è stato unito in un becker, che è stato poi collocato sopra ad un becco bunsen acceso in modo che evaporasse tutta l’acqua. Ciò che è rimasto è il cosiddetto “catrame” di sigaretta.

Questa sostanza, dall’aspetto nero e colloso, è ciò che si deposita sui polmoni di un fumatore dopo che egli ha fumato circa venti sigarette.

Il residuo solido, detto catrame, che è stato ricavato dall’evaporazione della soluzione acquosa in cui erano disciolti i gas di combustione delle sigarette.