Nell’anno scolastico 1999-2000 alcuni medici LIONS di Padova incominciarono ad incontrare gli studenti delle scuole superiori per informarli sulle metodologie di lotta ai tumori.
Sollecitati da Martina, una giovane donna colpita da un tumore, che con insistenza ripeteva: “informate ed educate i giovani ad avere maggior cura della propria salute”, gli incontri con gli studenti furono ripetuti con periodicità annuale.
L’accorato suggerimento di Martina, le testimonianze degli studenti e dei loro genitori, i risultati ottenuti nel corso degli anni sia in termini di gradimento che di efficacia, convinsero i medici a raccogliere in un sito tutto il materiale necessario ad attuare gli incontri con gli studenti ed a trasformare l’ormai pluriennale buona esperienza padovana in un progetto da attuare in modo coordinato a livello nazionale.
Il progetto illustra ai giovani e ai loro genitori come un corretto stile di vita e una appropriata cultura dell’alimentazione possano prevenire l’insorgenza di malattie oncologiche.
La lotta ai tumori inizia a scuola, gli obiettivi sono i seguenti:
1. Informare i giovani sulle modalità di lotta ai tumori, sulla possibilità di evitarne alcuni, sulla opportunità della diagnosi tempestiva, sulla necessità di impegnarsi in prima persona.
2. Rasserenare. È indubbio che il sapere come affrontare una malattia, il sapere che ci si può difendere e che si può vincere, dà tranquillità. La tranquillità che deriva dalla conoscenza coinvolge tutti e permette di vivere con maggiore serenità.
Perché parlare ai giovani dei tumori?
Perché alcuni tumori, quali il melanoma ed il tumore del testicolo e i tumori del seno e dell’utero colpiscono anche i giovani.
Perché, anche se la maggior parte dei tumori si manifesta in età media o avanzata, molti incominciano il proprio percorso in età giovanile e quindi è ai giovani che bisogna far sapere cosa fare e quando incominciare a fare.
Perché molti tumori sono causati anche da mutazioni di geni indotte nell’arco della vita da “fattori ambientali” e da “stili di vita scorretti”; conoscere ed evitare fin da giovani questi “fattori di rischio” riduce il proprio rischio.
Perché modificare alcuni stili di vita e sottoporsi a controlli periodici per la diagnosi precoce di alcuni tumori, quando ci si sente sani, richiede impegno da parte del singolo.
In sintesi, la lotta contro i tumori richiede conoscenza e impegno personale, richiede quindi “cultura” … e solo la cultura permette scelte consapevoli e persistenti.
“Educare i giovani a considerare la vita un bene prezioso e a sentirsi impegnati personalmente nella sua difesa” può ritenersi un impegno dei Licei di Viale dei Tigli.